“Sono le 16.30, mi trovo sul tram dopo una giornata universitaria intensa. Per passare il tempo, apro TikTok per dare un’occhiata alle ultime novità della mia influencer preferita. Il suo nuovo vestito di Zara e la camicetta di H&M scatenano in me il desiderio improvviso di scappare in centro per una sessione di shopping”.
Sulla base di questo semplice scenario quotidiano di una ragazza figlia della Generazione Z, il report presentato cerca di esplorare il motivo per cui Mango sembra non far parte di questa scena. Nel vasto panorama del Fast Fashion, si evince che Mango risulta essere un brand marginale agli occhi dei consumatori, nonostante la sua ampia capillarità distributiva.
Il team, composto da Lucrezia Carra, Martina Cisotta e Alessia Sezzi, tre studentesse di Marketing Management presso l’Università Bocconi, ha analizzato il tema per comprendere la dinamica che sottende al contesto competitivo del Fast Fashion, estremamente dinamico. L’analisi è stata sviluppata identificando i criteri che guidano il comportamento d’acquisto della Generazione Z, la quale, influenzata da una molteplicità di stimoli, fatica a legarsi ad un singolo brand.
L’obiettivo dell’indagine è quindi capire il rapporto attuale tra Mango e la Generazione Z nel mercato del Fast Fashion. Attraverso le analisi raccolte, sono stati identificati gli aspetti che Mango potrebbe migliorare per avvicinarsi maggiormente al target di riferimento.





























