Il cinema del futuro: c’è una risposta al fenomeno dello streaming?

Oggi i film si vedono anche su cellulari, lo so, e la tecnologia continuerà a evolversi. Io però sono convinto che la sala esisterà ancora, perché la gente ha bisogno di stare insieme, condividendone la stessa esperienza e traendone energia per andare avanti.
Robert Redford
L’epoca del digitale nella quale viviamo, dove ciascuno di noi è costantemente connesso, influenza inevitabilmente molti aspetti della nostra vita quotidiana: le abitudini cambiano, i ritmi accelerano, abbiamo a disposizioni infinite informazioni e la possibilità di accedere a ogni contenuto. In questo contesto la sala cinematografica si trova a dover fare i conti con tutti questi aspetti, domandandosi se con le sue attuali caratteristiche possa sopravvivere, o se dovrà lasciare il posto allo streaming, diventato, negli ultimi anni, nemico per eccellenza del cinema. Tre studenti di Marketing Management dell’Università Bocconi, Marta Franelli, Andrea Francesco Monti e Martina Vanotti, hanno cercato di rispondere a queste domande; il principale obiettivo prefissato è quindi stato quello di scoprire se e in che modo il cinema potrà sopravvivere. Questo obiettivo è stato perseguito attraverso ricerche desk, per comprendere al meglio la situazione del cinema e dello streaming, ricerche qualitative, per indagare le percezioni dei consumatori con riguardo alla loro esperienza e una ricerca quantitativa, che attraverso analisi statistiche ha permesso di comprendere a fondo tutto ciò che ruota attorno all’esperienza-cinema degli intervistati, ricavandone dati interessanti che hanno costituito la base e il supporto per una serie di interventi di miglioramento proposti.