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TRENITALIA E IL RIDE-SHARING: LO STUDIO DI UNA STRATEGIA IMITATIVA TRAMITE L’UTILIZZO DELL’ADAPTIVE CHOICE BASED CONJOINT

20 aprile 2016

 “Fare le cose vecchie in modo nuovo: questa è innovazione

(Schumpeter)

Il presente elaborato si propone di analizzare la fattibilità di una strategia imitativa incrementale attuabile dalla società ferroviaria Trenitalia S.p.A. per penetrare il neo mercato del ride-sharing all’interno dei confini nazionali, oggi dominato essenzialmente da un unico attore, la start-up francese BlaBlaCar. Per ottenere le evidenze a supporto della tesi, Vera Ambrogiani ha optato per l’utilizzo di un modello innovativo della Conjoint Analysis, una delle metodologie più diffuse di analisi del comportamento del consumatore: Adaptive Choice-Based Conjoint.

Il ride-sharing è una realtà nuova che si è affacciata nel panorama europeo dei trasporti da circa un decennio avanzando una proposizione di offerta del tutto innovativa che ha allargato i confini del settore stesso. Il ride-sharing – ovvero la condivisione da parte di un gruppo di persone delle spese di viaggio supportate da un conducente che mette a disposizione i posti liberi della propria auto per il raggiungimento di una destinazione condivisa – pone le proprie fondamenta nel ben più ampio fenomeno della sharing-economy, l’economia della condivisione, alla cui base c’è  sia un crescente empowerment del consumatore che, uscendo dalla sua veste tradizionale, tende a farsi sempre più spesso produttore o fornitore di un’offerta alternativa, sia una perdita di valore del concetto di proprietà. Come qualsiasi nascita di un blue ocean in un settore già consolidato, l’avvento del ride-sharing può rappresentare sia una minaccia che una opportunità per gli incumbent attuali, tra cui appunto Trenitalia. Da valutare e misurare è in che termini questo si prospetta tale.

Nella letteratura il ride-sharing è stato indagato nei suoi aspetti di composizione dell’offerta, da un punto di vista sia tecnologico ed ingegneristico, sia antropologico ed economico, studiato soprattutto in termini di output del mega trend della sharing economy. Nell’ambito del settore dei trasporti il ride-sharing viene accennato in riferimento al filone della mobilità sostenibile, ma quasi del tutto assente è un’analisi che si proponga di analizzare i suoi confini competitivi e i nessi di sostituibilità o complementarietà con gli altri servizi di trasporto, tra cui il treno. In Italia, inoltre, i contributi su questo argomento in riferimento ai confini nazionali sono praticamente assenti, come assenti sono studi di fattibilità di entrata in questo mercato da parte degli incumbent dei mercati adiacenti.

Il progetto di tesi, quindi, si propone di analizzare in modo approfondito i specifici confini competitivi del ride-sharing nei confronti del servizio ferroviario, per stimare la capacità di successo di un’eventuale entrata di Trenitalia con una propria piattaforma proprietaria, in un’ottica di un’offerta completa e sostenibile di mobilità.

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